jueves, 2 de octubre de 2008

Als àngels (custodis)



Què és la poesia sinó la parla dels àngels
que alguns han aconseguit manllevar?
Què és la poesia sinó una altra forma més pura
de contemplar les mateixes coses?
Què és la poesia sinó una trobada?
La parla dels àngels que pugen i baixen del Cel a la terra.
I la parla de Déu, quina és?
Per tant, què és la poesia?
O, què és la poesia sense oració?
No necessito d'altres musses...
Oh, àngels custodis ensenyeu-me de poesia
Sí, ensenyeu-me a pregar!

"Volgi, Beatrice, volgi li occhi santi",
era la sua canzone, "al tuo fedele
che, per vederti, ha mossi passi tanti!
Per grazia fa noi grazia che disvele
a lui la bocca tua, sì che discerna
la seconda bellezza che tu cele".
O isplendor di viva luce etterna,
chi palido si fece sotto l'ombra
sì di Parnaso, o bevve in sua cisterna,
che non paresse aver la mente ingombra,
tentando a render te qual tu paresti
là dove armonizzando il ciel t'adombra,
quando ne l'aere aperto ti solvesti?
(Purgatorio XXXI 133-145)
***
Afegit el 8.10.2008:
"Solo la Parola di Dio è fondamento di tutta la realtà, è stabile come il cielo e più che il cielo, è la realtà. Quindi dobbiamo cambiare il nostro concetto di realismo. Realista è chi riconosce nella Parola di Dio, in questa realtà apparentemente così debole, il fondamento di tutto. Realista è chi costruisce la sua vita su questo fondamento che rimane in permanenza (...). Tutte le cose vengono dalla Parola, sono un prodotto della Parola. "All'inizio era la Parola". All'inizio il cielo parlò. E così la realtà nasce dalla Parola, è "creatura Verbi". Tutto è creato dalla Parola e tutto è chiamato a servire la Parola. Questo vuol dire che tutta la creazione, alla fine, è pensata per creare il luogo dell'incontro tra Dio e la sua creatura, un luogo dove l'amore della creatura risponda all'amore divino, un luogo in cui si sviluppi la storia dell'amore tra Dio e la sua creatura" (Benet XVI, Discurs per a l'obertura del Sínode de Bisbes, 6.10.2008)

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